
Val D’Orcia Gravel – La gara tra pioggia e vento
Val D’Orcia Gravel – La gara tra pioggia e vento
Alcide e Simone del Team Infinity eBike sfidano il meteo in due giorni di vento forte, tanta polvere e piogge torrenziali
Solo alcuni mesi fa la Infinity Zero Y Gravel non era altro che una Concept eBike destinata all’utilizzo misto. Durante l’evento Gravel Road Series in Val d’Orcia abbiamo avuto la dimostrazione che si tratta di un mezzo affidabile pronto a tutto.
POSTED BY SIMONE AITA , PHOTOS AND VIDEO BY ALCIDE PECE – WORDS BY SIMONE AITA – 30 OCTOBER 2018
È la sera prima della gara ed Alcide consulta il meteo ancora una volta dopo una succulenta cena a base di tagliatelle ai funghi porcini e bistecca di chianina toscana in compagnia dell’amico Guido. Le previsioni non promettono nulla di buono ma poco importa, siamo qui per provare le nostre Infinity Zero Y in qualunque condizione, e se ci sarà pioggia e fango sarà ancora più divertente.
Alle quattro del mattino il temporale ci sveglia entrambi, ma ci rimettiamo a dormire con la speranza che il vento lo porti via. Ore 7:00 del mattino, ci affacciamo al balcone del nostro Hotel ad Abbadia San Salvatore ed è tutto grigio, raffiche di vento forte ma non piove.

Dopo la colazione raccogliamo le nostre cose e ci dirigiamo in auto verso San Quirico d’Orcia. Infatti, la partenza prevista da Bagno Vignoni è stata spostata a causa delle condizioni meteo avverse. Piove a sprazzi e le raffiche di vento sono forti, ma giunti a San Quirico la vista dei primi ciclisti cono il numero sotto la sella ci dà la carica. Troviamo rapidamente parcheggio e montiamo in sella alle nostre e-Gravel per dirigerci verso la partenza della corsa.

Alle 9.30 circa si parte ed in men che non si dica acqua e vento si abbattono nuovamente su di noi. Dall’app Infinity impostiamo il livello di assistenza al 50% per essere in grado di tenere il passo del gruppo di testa. La scelta si rivela vincente e nonostante i circa 4 kg che portavamo in più sulle spalle riusciamo a mantenere un ottimo passo nonostante il temporale.

Al trentacinquesimo chilometro raggiungiamo il punto di ristoro completamente zuppi ed abbastanza infreddoliti. Nessuno ha fretta ed anche i ciclisti del gruppo di testa si rifocillano con la dovuta calma. Nuovamente l’attenzione di tanti si sposta sui nostri mezzi elettrici, e ci concediamo qualche minuto in più di riposo per soddisfare le domande dei più curiosi. Autonomia e peso sono le classiche, qualcuno si spinge a chiedere maggiori info e lasciamo tutti stupiti informandoli del fatto che il nostro prodotto è sviluppato interamente in Italia.

Siamo ad oltre metà percorso e nonostante la pioggia ed il vento abbiamo utilizzato poco più di un quarto di batteria, perfettamente in linea con la potenza impostata che mediamente aggiunge costantemente circa 100 Watt alle nostre gambe.
Dopo il ristoro ci attende la salita più impegnativa del percorso, e finalmente le brevi interruzioni di pioggia ci permettono di fare qualche ripresa e catturare qualche immagine per il nostro reportage.

Il meteo sembra migliorare ed attraversiamo la vallata che sottende Pienza e Bagno Vignoni con notevole disinvoltura saltando su pozzanghere ed approfittando del terreno bagnato per testare le nostre copertura Schwalbe G-One Allround. Il grip è ottimo e decisamente adeguato a questo tipo di fondo sia asciutto che bagnato, non essendo affatto fangoso.

Inizio a sentire le gambe un po’ pesanti, forse anche a causa dei tanti chilometri fatti anche il giorno precedente. Decido di percorrere l’ultimo tratto aumentando il livello di assistenza al 70%. Le gambe si alleggeriscono e mi permetto anche il lusso di salire sui pedali per rientrare nel borgo medioevale di San Quirico d’Orcia.